Dacadurabolin: a cosa serve e come si usa
Dacadurabolin: a cosa serve e come si usa
La monografia della Farmacopea Europea non prevede un saggio per le proteine residue. Non ci sono dati adeguati sull’uso di Deca-Durabolin durante l’allattamento. Pertanto, Deca-Durabolin non deve essere usato durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.3). Il preparato, se somministrato a dosi elevate e per lungo tempo, può esercitare azione androgenica. Quando viene interrotto il trattamento con Deca-Durabolin, i disturbi che si sono manifestati prima del trattamento possono presentarsi nuovamente nel giro di poche settimane.
L’ipercalcemia può verificarsi anche in corso di trattamento con steroidi anabolizzanti. L’ipercalcemia deve prima essere trattata in modo appropriato e, dopo il ripristino dei normali livelli di calcio, la terapia ormonale può essere ripresa. • ipercalcemia e/o condizioni che portano a ipercalcemia quali nefropatie, carcinoma prostatico, mammario, altri tumori e metastasi scheletriche (vedere paragrafo 4.3). L’ipercalcemia può verificarsi anche in corso di trattamento con steroidi anabolizzanti. L’ipercalcemia deve prima essere trattata in modo appropriato e, dopo il ripristino dei normali livelli di calcio, la terapia ormonale può essere ripresa. Deca-Durabolin non deve essere somministrato a bambini di età inferiore a tre anni in quanto contiene alcol benzilico (100 mg per ml di soluzione) che può causare reazioni tossiche e allergiche.
Inoltre, come tutte le sostanze a base di testosterone, hanno un effetto inibitore sulla sintesi di gonadotropine, ormoni atti a stimolare la produzione di testosterone Drostanolone e spermatozoi. Il che significa che, alla lunga, si può andare incontro ad una riduzione volumetrica dei testicoli e persino alla sterilità con effetti reversibili solo entro certi limiti e dopo molto tempo dal disuso. Viene venduto dal 1959 come farmaco con il nome commerciale di Deca Durabolin, il quale contiene come principio attivo il nandrolone decanoato e serve per integrare le terapie che il paziente sta facendo a causa di un’osteoporosi oppure per altri tipi di patologie, come ad esempio le ipertrofie muscolari. Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, incluso l’olio di arachidi.
Nandrolone decanoato
Il farmaco viene distribuito in fiale contenenti 25 o 50 mg di nandrolone decanoato iniettabile per via intramuscolare. Questi sono gli utilizzi per i quali è stato progettato e creato questo farmaco, anche se nella prassi questo medicinale viene utilizzato come sostanza dopante in modo da migliorare le prestazioni sportive degli atleti. Non dovrebbe essere utilizzato dai soggetti che presentano ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti, in gravidanza, nel carcinoma e adenoma prostatico, nel carcinoma mammario del maschio, nell’insufficienza epatica, in soggetti prepuberi e in caso di nefrosi. Il nandrolone ha una struttura chimica simile al testosterone, a cui è stato tolto un gruppo metilico in posizione 19; tale modificazione strutturale provoca un aumento della selettività anabolizzante (ovvero il rapporto tra effetti anabolizzanti e androgenizzanti). La potenza del nandrolone è circa dieci volte inferiore dopo la somministrazione orale rispetto alla somministrazione sottocutanea.
Nandrolone che cos’è? A cosa serve? Effetti e rischi
L’uso improprio di steroidi anabolizzanti per migliorare la capacità nello sport comporta gravi rischi per la salute e deve essere scoraggiato. Nel giugno del 2010, il Ministero della Salute ha inserito il nandrolone nell’elenco delle sostanze stupefacenti e psicotrope (sono stati accertati pericoli concreti di indurre severa dipendenza psichica). In quanto agente anabolizzante, il nandrolone è una sostanza dopante e il suo utilizzo (al di fuori di prescrizioni mediche effettuate su basi patologiche) è proibito dal regolamento antidoping.
SPORT
- Per un uso corretto di tali informazioni, consulta la pagina Disclaimer e informazioni utili.
- Negli studi condotti sul ratto e sul topo il nandrolone decanoato ha mostrato una bassa tossicità.
- Il nandrolone serve per integrare le terapie che il paziente sta facendo a causa di un’osteoporosi post-menopausale oppure di un’osteoporosi senile.
- Il nandrolone, in special modo il nandrolone decanoato che è la forma commercializzata legalmente in Italia, è molto conosciuto tra gli atleti, in particolar modo tra i culturisti, per le sue note proprietà anabolizzanti e grazie anche ad i suoi valori di indice terapeutico.
- La biotrasformazione procede poi attraverso l’ossidazione enzimatica del gruppo 17-ß-idrossi a 17-cheto; l’eliminazione dei 17-cheto-steroidi avviene infine per via urinaria.
Lavoro che mostra un nuovo approccio terapeutico all’anemia refrattaria all’eritropoietina. In questi rari casi la somministrazione di nandrolone sembra non solo migliorare il numero e di eritrociti ma anche quello di globuli bianchi e piastrine. Negli animali il nandrolone decanoato ha un effetto stimolante sull’eritropoiesi probabilmente stimolando in modo diretto le cellule staminali ematopoietiche nel midollo osseo e aumentando il rilascio di eritropoietina. Negli animali il nandrolone decanoato ha un effetto stimolante sull’eritropoiesi probabilmente stimolando in modo diretto le cellule staminali ematopoietiche nel midollo osseo e aumentando il rilascio di eritropoietina.
Legandosi a questo recettore, può esercitare gli stessi effetti del testosterone, ma in misura diversa. Il nandrolone ha un effetto anabolico molto più forte e un effetto androgeno più debole rispetto al testosterone. Questo perché il nandrolone non viene convertito nel diidrotestosterone (DHT), fortemente androgeno, ma nel diidronandrolone (DHN), molto più debole. Questo gli conferisce un profilo di effetti collaterali più blando e lo rende particolarmente adatto all’uso nelle donne e nei bambini.
Pertanto, viene applicato sotto la pelle sotto forma di formulazione depot, di solito come decanoato. Il nandrolone ha un’affinità molto bassa per la proteina sierica globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG), motivo per cui è in gran parte non legato. Se somministrato come decanoato, la durata d’azione è di circa 3-4 settimane. L’uso di androgeni in specie differenti ha dato luogo a virilizzazione dei genitali esterni di feti di sesso femminile. In alcune pubblicazioni è stato riportato che il nandrolone risulta essere genotossico nel test del micronucleo in vitro e nel test del micronucleo nel topo ma non nel ratto e nel comet test di topo e ratto. Per intervento delle esterasi plasmatiche la sostanza terapeuticamente attiva, il nandrolone, si libera dal legame estereo in modo lento e costante ma con velocità diversa a seconda della specie animale; nell’uomo l’effetto terapeutico si mantiene per almeno 3 settimane.